Cresce all'aria aperta, apprendendo da subito l'importanza della natura. Con lo scopo di diventare una fioraia affermata (sogno infranto causa della troppa immigrazione) porta ancora oggi con se gli odori e i colori. Ha da sempre un attrazione morbosa per l'architettura, l'eterno conflitto d'amore e d'odio che l'ha portata ad iscriversi alla facoltà di Architettura, ma continuando ogni giorno a coltivare la grande passione per le arti figurative, la fotografia e la grafica.
Ama essere solare e socievole, specialmente nelle belle giornate di sole primaverile, con il prato tagliato e il profumo dei narcisi. La qualità che la particolareggia è l'essere disordinata e casinista, ma come scrisse Venturi "Non si può restituire ordine al caos, ma si può cogliere la dinamica del disordine, LIBERAndolo creativamente" quindi largo spazio all'immaginazione!!!
Il cibo è una componente importante della sua vita, e sarà sicuramente integrato nell'ideazione del progetto di questo laboratorio come cibo-architettura segni, luoghi, forme. E' interessata a tutti i fenomeni legati al cibo ed ai suoi rapporti col territorio, con la città, con il progetto.
Attualmente oltre che correre per i corridoi della L. Quaroni, perennemente in ritardo, frequenta un corso da mediatore immobiliare, con tante idee per la testa. Nonostante il suo orientamento religioso agnostico frequenta un associazione cattolica di volontari, che la portano a sbattersi contro realtà, in cui l'odore dei fiori e i colori della natura sono solo un ricordo.
! Il programma è stato dato "manualmente" ad individui, giusto? A me questo suo autoritratto non solo piace, ma mi appare "metodologicamente" giusto. Buon lavoro
RispondiElimina